Meditare per vivere bene: come fare e consigli pratici

A cosa serve la meditazione e come arreca beneficio alla vita quotidiana, armonizzando il rapporto con se stessi/e e con le altre persone

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Elisa Cappelli

Esperta di fitness

Laureata in Filosofia e Master in Giornalismo Internazionale LUISS. Trainer certificata CONI e FIF (Mat base e avanzato). Studia Anatomy in Motion (Gary Ward) e Qi gong.

5 benefici della meditazione

Meditare significa andare dentro, leggere il proprio carattere e le proprie emozioni. Vuol dire immergersi con gli occhi della mente verso la propria essenza. Farlo con costanza significa garantirsi tanti benefici e ne vediamo insieme solo alcuni tra i numerosi.

Calma e pazienza

Chi medita regolarmente ottiene una certa quiete mentale che si porta nelle azioni quotidiane. Diverso diventa l’approccio verso le relazioni e le reazioni altrui. Non dipendiamo da quel che pensano e dicono gli altri ma sfruttiamo al massimo il nostro serbatoio di emozioni autentiche e riusciamo a comunicare in modo vero e pacato. Pian piano ci accorgiamo che le condizioni esterne non ci condizionano, possiamo osservarle ma senza “affogarci” pienamente.

Occhi nuovi ogni giorno

Nel corso dei giorni noi affrontiamo varie esperienze e vari episodi o alcune faccende materiali che vanno portate avanti passo passo. La meditazione ci insegna a condurle in modo efficace e pratico, ma con un senso di costruzione che ci aiuta a mantenere una mente solida e positiva. Se ad esempio abbiamo pensato di essere poco audaci o poco organizzati/e in passato, la meditazione permette di rivalutare il nostro modo di affrontare tutto. Ci guardiamo in sintesi in modo diverso allo specchio e, giorno dopo giorno, sorridere al riflesso diventa naturalmente e gradualmente possibile.

Rapporto migliore col proprio corpo

La percezione che abbiamo di noi stessi/e cambia con il tempo e attraversa varie fasi. La meditazione riesce a farci accettare il nostro aspetto fisico e ad amarlo nel migliore dei modi. Questo si deve al fatto che si diventa sensibili in modo diverso e si inizia a capire che molta della nostra bellezza sta nei nostri pensieri e nella nostra percezione. Quando si acquista un andamento tranquillo, migliora anche la postura e il modo in cui si gestisce la schiena, il passo, l’assetto generale del corpo. La meditazione aiuta anche a sostenere i dolori da infortunio fisico o quei disturbi legati a depressione o ansia che generano squilibri a livello psicofisico.

Distacco

Andando a comprendere noi stessi/e in modo profondo, riusciamo a creare un certo distacco anche rispetto ai risultati e alle azioni delle altre persone. Quel che viene fatto fuori da noi, non assume maggiore rilievo di quanto esiste al centro del nostro sentire. Le cose e le parole altrui ci fanno meno male o comunque sappiamo quando spiegare all’altra persona che abbiamo raggiunto un limite. Le nostre parole sono ponderate e capiamo meglio quel che ci attraversa, momento per momento.

Apertura mentale

Nel momento in cui ci si avvicina alla meditazione si vede meglio lo scorrere incessante dei propri pensieri. Migliora la memoria, la concentrazione. Prendiamo decisioni in tempi veloci e spesso queste decisioni si rivelano giuste in quanto a contatto col nostro sentire. Troviamo anche soluzioni creative di rilievo e creiamo ponti con i ricordi che ci fanno sentire meglio. Aumenta la forza e l’apertura mentale, inclusa la tendenza a non cedere alle distrazioni. Comprendiamo meglio anche le visioni degli altri, non ci fissiamo sulle nostre e diventiamo in qualche modo “capienti”.

Come avvicinarsi alla meditazione

Se non avete mai meditato, un ottimo modo è quello di comprare una candela. La candela vi accende da dentro e vi fa entrare nella dimensione del rito. Semplicemente, in un momento in cui siete sicuri/e di non essere disturbati/e, accendetela e guardatela, poi chiudete gli occhi e arrendetevi ai vostri respiri, fate attenzione all’insegnamento che ogni respiro ed ogni inspiro genera. Potete mettere una sveglia sul cellulare o attivarne una appositamente per darvi un tempo; in alternativa, potete anche lasciare che la meditazione vada e riaprire gli occhi quando sentite, ma mantenere qualcosa che vi crei una disciplina e un tempo prestabilito – da aumentare semmai gradualmente – aiuta molto al principio.

Se conoscete qualcuno/a che pratica da tempo, potreste decidere di chiederle/gli di meditare insieme. Chi medita amplia il proprio campo del cuore e questa routine, se creata insieme, potrebbe agevolare la vostra pratica. Ottima idea anche meditare nei boschi o su un prato, meglio se vicino a un corso d’acqua. Trovate piano piano la vostra durata ideale e concentratevi sul respiro ogni volta che perdete l’attenzione. Se nelle prime fasi risultasse difficile, potete aiutarvi con la ripetizione di un mantra.

Meditare: quante volte a settimana?

Prima di ambire a meditare per lungo tempo tutte le mattine e tutte le sere, potreste provare a meditare due mattine a settimana per un tempo che ritenete buono oppure dedicare due sere a questa pratica, prima o dopo cena. A volte le sessioni saranno difficili o rappresenteranno dei veri e propri scogli, ma rimane importante non demordere. Cercate di mantenere un vostro centro e usate questa fase iniziale per esplorare quanto sia complesso ma anche piacevole conoscersi sempre meglio.

Indossate indumenti comodi, scegliete un cuscino da posizionare sopra al sacro, concentratevi sul battito cardiaco e sui respiri. Mano a mano, senza forzare ma dandosi una disciplina, la meditazione diventa abitudine che regola anche tante funzioni corporee e vi tiene la mente accesa e positiva. Potete anche scegliere delle frequenze sonore che aiutano il cervello e rimuovono i blocchi energetici. Diventa come un’ancora, un luogo protetto dove crescere e maturare.